Terzo attacco a coltellate, nell'ultima settimana, in Israele.

Quattro israeliani - tra cui 2 donne e 2 uomini secondo le ultime informazioni - sono stati uccisi in un attentato a Beersheva. Il terrorista - identificato in Mohammad Ghaleb Abu al-Qi'an, insegnante di 34 anni della città beduina di Hura nel deserto del Negev - ha accoltellato tre delle vittime e investito con l'auto la quarta.

A quel punto - come mostrano le immagini di alcuni video diffusi sui social e ripresi dai media - è stato affrontato, a quanto sembra, da un conducente di autobus sceso per prestare soccorso alle vittime. Il conducente, che era armato, ha tentato di far abbassare il coltello al terrorista ma quando questi si è lanciato per colpire, ha sparato. Abu al-Qi'an - morto per le ferite - era stato, hanno ricordato i media, 4 anni in prigione dopo essere stato arrestato nel 2015 dalle forze di sicurezza israeliane per aver cercato di raggiungere l'Isis in Siria. E anche, secondo le stesse fonti, per aver cercato di reclutare tra gli studenti nuovi adepti dello Stato Islamico.

Sul nuovo attentato il premier Naftali Bennett ha subito tenuto una riunione con il ministro della Sicurezza Pubblica Omer Bar-Lev e con il capo della polizia Kobi Shabtai. "Le forze di sicurezza sono in massima allerta e risponderemo con mano pesante ai terroristi. Perseguiremo e cattureremo - ha detto - anche i loro complici".

Hamas e la Jihad islamica da Gaza hanno definito l'attacco "un'operazione eroica nella Beersheva occupata". "I crimini dell'occupazione - ha detto il portavoce Abd al-Latif al-Qanou - devono essere affrontati con operazioni eroiche: accoltellamenti, investimenti e sparatorie".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata