«Non si può escludere che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa avesse come obiettivo le delegazioni di Volodymyr Zelensky o del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis».

Lo ha detto alla Cnn Ihor Zhovkva, consigliere diplomatico senior ucraino, commentando il raid condotto con droni dall’esercito di Mosca contro la città ucraina. «Era davvero a meno di 500 metri da noi e non si può escludere che fosse diretto alla delegazione del mio presidente o alla delegazione degli ospiti stranieri», ha aggiunto il consigliere.

L’esplosione nella città portuale sul Mar Nero - che ha causato 5 vittime e che per il Cremlino è stata condotta contro «obiettivi militari» – è stata avvertita ieri a circa 150 metri dall'area in cui stava per svolgersi un incontro tra il leader di Kiev e il premier greco, dando adito a ipotesi di un possibile attacco finalizzato proprio a colpire Zelensky.

L’accaduto ha destato la condanna degli Stati Ue. Per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è trattato di «attacco vile». «Questo ennesimo atto di intimidazione russo – ha aggiunto la premier - non sortirà alcun effetto e non indebolirà la resistenza ucraina, al fianco della quale l'Italia e il suo governo sono schierati senza cedimenti».

Dalla Russia l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram ha commentato: «Ovvio che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché, se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito». Ma, ha aggiunto Medvedev, «è un peccato» che i missili siano invece caduti sull’obiettivo prestabilito. 

(Unioneonline/l.f.)

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