Lo Stato dell'Arkansas, negli Usa, è pronto a effettuare otto esecuzioni capitali in dieci giorni.

È una maratona di condanne a morte senza precedenti nella recente storia americana, ma si tratta di una corsa contro il tempo inevitabile perché il farmaco usato per l’iniezione letale sta per scadere.

Inoltre il Paese sta per esaurirne tutte le scorte e l'esportazione del prodotto è stata vietata in America dagli Stati europei contrari alla pena capitale.

Per questo motivo tra il 17 e il 27 aprile prossimi otto uomini, scelti tra 34 detenuti, condannati per omicidi commessi tra il 1989 e il 1999, saranno giustiziati.

Le loro esecuzioni erano state sospese dal 2005 a causa di diversi ricorsi legali e anche per la difficoltà di reperire i farmaci letali.

Il governatore dell’Arkansas, Asa Hutchinson, ha ribadito l'urgenza di agire e la notizia ha sollevato diverse polemiche. Le associazioni per la difesa dei diritti civili si oppongono: "Ognuno di questi detenuti ha dei diritti e ogni esecuzione è un processo che va pianificato e gestito nei dettagli caso per caso. E questo, sulla base di una programmazione così stringente, è impossibile", ha detto l’American Civil Liberties Union.
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