I carri armati di Mosca avanzano in Ucraina ma una cyber-offensiva lanciata da Anonymous ha mandato in tilt i principali siti governativi di Mosca, compresi quelli del Cremlino e del ministero della Difesa.

Gli hacker hanno provato così a far tacere i mezzi di propaganda: “Abbiamo mandato offline i siti governativi – ha spiegato il collettivo - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin".

Inoltre, secondo quanto riferiscono numerosi media, su alcune tv russe hackerate sarebbero andate in onda canzoni tipiche dell'Ucraina. Occhi puntati su Putin, che Anonymous definisce “fantoccio”, anche da Facebook, Instagram e Twitter: i primi due hanno cominciato a ricevere segnalazioni relative a profili considerati di propaganda, il terzo ha bloccato la possibilità di creare nuovi account russi.

E l'Australia ha deciso di sospendere le trasmissioni nel proprio Paese di Russia Today, il canale all-news di Mosca.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata