"Le nostre forze armate sono pronte ad entrare in azione in Libia".

Questo quanto riferito dal portavoce del governo di Ankara, che ha confermato che l'esercito della Turchia è pronto a sostenere il governo di Tripoli.

Ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di aver ricevuto richiesta ufficiale da parte dall'esecutivo libico riconosciuto dall'Onu per contrastare l'offensiva del generale Khalifa Haftar.

Un appello rilanciato anche dal ministro dell'Interno della Libia, Fathi Bashagha, nel corso di una visita ufficiale in Tunisia: "Noi, la Tunisia, la Turchia e l'Algeria ci impegneremo in enormi sforzi di cooperazione nei prossimi giorni, dando vita a una patto che mira a servire e proteggere persone e Paesi. Haftar ha aperto i confini della Libia ai mercenari senza alcuna richiesta ufficiale dello Stato. Ha portato ufficiali degli Emirati Arabi Uniti, mercenari del Gruppo Wagner russo, combattenti Janjaweed e mercenari dei gruppi ribelli sudanesi e ciadiani. Se Tripoli cadrà, Tunisi cadrà e così anche Algeri".

A inizio gennaio il Parlamento turco voterà sull'invio di truppe in Libia.

(Unioneonline/M)
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