Continuano gli scontri nella Striscia di Gaza.

Dopo che ieri Hamas aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con Israele per il cessate il fuoco - notizia smentita poi da alcuni funzionari dello Stato ebraico -, sono ricominciate le proteste palestinesi al confine.

Secondo quanto reso noto dal portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qedra, nelle manifestazioni tre persone sono state uccise dai militari israeliani, che hanno aperto il fuoco sui dimostranti.

Tra le vittime anche un medico di 20 anni, Abdullah al-Qatati, che stava portando soccorso, come volontario, ad alcuni dimostranti.

Il dottore sarebbe stato colpito al petto dai militari a Rafah.

I feriti sarebbero invece almeno 85.

Quello di ieri è stato il ventesimo venerdì consecutivo di proteste dei palestinesi nella Striscia: l'ondata di manifestazioni è cominciata lo scorso mese di marzo in occasione della "Marcia del ritorno".

Nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo che 180 razzi erano stati sparati dalla Striscia di Gaza contro i territori del sud di Israele, l'esercito dello Stato ebraico aveva risposto con raid aerei, che avevano ucciso tre persone, tra cui una donna incinta di 23 anni e la figlia di 18 mesi.

(Unioneonline/F)

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