Hanno superato la soglia dei 22 milioni i casi di coronavirus nel mondo e 780 mila morti dall'inizio della pandemia. Cifre destinate a continuare a salire, con il virus che ancora galoppa in Stati Uniti e Brasile, riprende forza in alcune aree dell'Asia e si abbatte con una crescente seconda ondata sull'Europa in vacanza.

Nuovo record negativo dalla fine del lockdown in Spagna, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati ben 3.715 contagi. In Germania i numeri sono ben lontani, ma anchq qui il Robert Koch Institut ha segnalato l'aumento più alto da tre mesi a questa parte, 1.510 nuovi casi.

Va ancora peggio in Francia, dove i nuovi casi sono 3.776 e si cerca di contenere la diffusione del virus imponendo mascherine anche all'aperto: Tolosa è la prima grande città a renderla obbligatoria su tutto il territorio comunale, a partire da venerdì mattina. In Grecia, dove i nuovi casi si aggirano intorno ai 200 al giorno, è ormai obbligatoria a Mykonos e nella penisola Calcidica, mentre il Regno Unito registra altri 812 casi (e 16 morti), in lieve calo rispetto ai 1.089 di martedì.

E in questo quadro tornano i muri sanitari alle frontiere con controlli e quarantene. Linea dura della Finlandia, con il governo che ha deciso di imporre una quarantena ai viaggiatori provenienti da quasi tutta Europa: escluse solo le persone in arrivo da Italia, Ungheria, Slovacchia, Estonia e Lituania, dove il tasso di contagio degli ultimi 14 giorni è considerato basso. "E' la politica più severa della Ue per i controlli ai confini", spiega Helsinki.

(Unioneonline/L)
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