Molti russi possono tirare un sospiro di sollievo. Per il momento. Il ministro della Difesa Serghei Shoiugu ha infatti dichiarato concluse le operazioni per la mobilitazione parziale proclamata da Vladimir Putin lo scorso 21 settembre.

Putin ha ringraziato il suo ministro ricevendolo al Cremlino, ma non ha nascosto la sua irritazione per la confusione che ha caratterizzato soprattutto i primi giorni di arruolamento: “Vero - ha detto – da molto tempo non c'erano in Russia operazioni del genere, quindi problemi e difficoltà erano probabilmente inevitabili. Ma bisogna trarre una lezione dagli errori commessi nelle liste, che hanno creato incertezze tra la popolazione maschile, tutto il sistema e il lavoro dei distretti militari va modernizzato”.

Raggiunto il numero di 300mila mobilitati chiesti da Putin, di questi 82mila sono già stati inviati nelle zone di guerra, ma non più di 41mila sono già inquadrati in unità combattenti, perché è fondamentale, ha sottolineato Putin “accertarsi che chi viene inviato al fronte sia ben addestrato ed equipaggiato”.

I ripetuti raid russi intanto stanno lasciando al buio vaste regioni dell’Ucraina, anche a Kiev saranno costretti a razionare l’energia. Nella notte ripetuti attacchi missilistici hanno colpito la rete elettrica di Nikopol. E l’Ucraina accusa apertamente Teheran, visto che gli ultimi attacchi missilistici russi vengono effettuati spesso con droni kamikaze iraniani: il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo di Teheran, Hossein Amirabdollahian, chiedendo che la Repubblica islamica smetta “immediatamente” di fornire questi armamenti alla Russia.

Ma la battaglia di maggiore impatto sta per avvenire a Kherson, dove i russi hanno completato l’evacuazione dei civili per tentare un massiccio sfondamento del fronte ucraino.

Zelensky intanto ha inviato Giorgia Meloni in Ucraina: “Mi sono congratulato con Giorgia Meloni per la sua nomina a primo ministro italiano. Spero in un'ulteriore proficua collaborazione. Abbiamo discusso dell'integrazione dell'Ucraina nell'Ue e nella Nato. Ho parlato della situazione attuale nel nostro paese e l'ho invitata a visitare l'Ucraina”, ha scritto su Twitter il presidente ucraino.

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(Unioneonline/L)

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