Nonostante gli accordi di pace tra talebani e Washington non si femano le stragi nel martoriato Afghanistan.

Nei primi tre mesi dell'anno negli scontri che ancora infiammano il Paese sono morti più di 550 civili, compresi oltre 150 bambini.

Lo denuncia la Missione di assistenza delle Nazioni Unite nel Paese (Unama) che parla di un "preoccupante aumento della violenza" a marzo.

Unama, inoltre, sottolinea in una nota "la necessità urgente" che tutte le parti in conflitto proteggano i civili, soprattutto in questo momento in cui i rischi aumentano ancor di più a causa della pandemia di coronavirus.

Nel dettaglio, i dati della Missione Onu parlano di 553 civili morti e 760 feriti nei primi tre mesi dell'anno. Dal primo gennaio al 31 marzo Unama ha documentato la morte di 152 bambini e il ferimento di altri 265, l'uccisione di 60 donne e il ferimento di altre 108.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata