Si è appena conclusa la "spedizione" degli istruttori italiani, a supporto alle forze di sicurezza afgane, a Qal'ha-Ye Now, a circa 120 chilometri da Herat, sede del contingente italiano su base Brigata Sassari.

Per due settimane i militari italiani hanno fornito assistenza e consulenza a favore delle controparti locali del 207° Corpo d'armata afgano.

Si tratta di un'operazione, che al momento è unica nel suo genere in Afghanistan.

Dopo un lungo periodo di pianificazione, avvenuta attraverso incontri e videoconferenze, in cui gli staff dei differenti Corpi d'armata, assistiti dagli istruttori della Nato, hanno pianificato le attività da svolgere nei primi giorni del mese di maggio è partita l'operazione "Unified Purpose".

Obiettivo del governo di Kabul favorire le condizioni di sicurezza in un'area di confine di difficile controllo a causa dell'ambiente ostile - si tratta di un'area montuosa e impervia - e per la distanza dalle principali caserme afgane.

Per la riuscita dell'operazione, fondamentale importanza hanno rivestito gli incontri con la popolazione, i capi villaggio e religiosi, a cui sono stati illustrati i benefici connessi con la messa in sicurezza dell'area.

Un miglioramento delle condizioni di sicurezza consentirà infatti l'avvio dei lavori per il completamento della Ring Road, ovvero l'arteria autostradale che collega l'intero Paese e incoraggerà gli elettori a esprimere, liberamente, il proprio diritto di voto durante le prossime elezioni elettorali del mese di ottobre.

(Unioneonline/F)

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