Conto alla rovescia alle battute finali. La nuova sfida internazionale per i vini sardi si apre oggi in Spagna, a Valladolid, dove è in programma la 24ma edizione del Concorso internazionale di Bruxelles.

Sono 81 le etichette isolane che dovranno confrontarsi con i campioni di vino iscritti al concorso arrivati da 50 Paesi del mondo.

Una rassegna enologica internazionale unica e tra le più quotate che quest'anno ha superato la soglia di 9 mila vini in gara (9.080 per la precisione) con 320 giudici di commissione tra giornalisti, buyer, sommelier ed esperti del mondo vitivinicolo. Alle cantine sarde il non facile compito di confermare i risultati raggiunti lo scorso anno a Plovdiv, cittadina bulgara, dove si è svolta la presidente edizione del Concorso.

In Bulgaria, i giudici decretarono 24 medaglie equamente distribuite tra oro e argento. Un successo che ha premiato la professionalità dei vignaioli sardi sempre più capaci di produrre grandi vini, perfetti per eleganza e armonia, qualità riconosciute e apprezzate anche a livello internazionale. Cannonau e Vermentino, i vini più premiati, ma non solo. Importanti riconoscimenti sono andati anche ai cosiddetti autoctoni minori come Moscato di Cagliari e Vernaccia.

Da oggi, sino a domenica, dunque, occhi puntati sull'importante vetrina enologica internazionale, una maratona di degustazioni per i giudici che per tre giorni, dovranno assaggiare e valutare complessivamente circa 150 vini. Alle cantine isolane invece la possibilità di confrontarsi con le migliori produzioni enologiche al mondo e soprattutto entrare in una vetrina d'eccellenza per il mercato internazionale.
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