Non si ferma la polemica contro la decisione di Trump di erigere il muro alla frontiera con il Messico per arginare il terrorismo e 16 Stati americani preparano un ricorso.

Dopo gli Stati di New York e California, che dopo la conferenza di Trump venerdì scorso avevano anticipato che avrebbero avviato una battaglia legale, si sono uniti altri 14 Stati: Colorado, Connecticut, Delaware, Hawai, Illinois, Maine, Maryland, Michigan, Minnesota, Nevada, New Jersey, New Mexico, Oregon e Virginia.

Il procuratore generale della California, Xavier Becerra, ha spiegato che a suo parere la costruzione del muro alla frontiera non ha alcun carattere di emergenza e "la migliore prova è probabilmente contenuta nelle parole del presidente stesso". Che aveva detto: "Potrei fare il muro in più tempo" e "non avevo bisogno di fare così, ma preferisco che si faccia rapidamente". Queste le parole del presidente americano.

Il ricorso recita che "il dipartimento di Stato riconosce che non c'è nessuna prova credibile che i terroristi utilizzino la frontiera sud per penetrare negli Stati Uniti" e "i dati federali confermano che gli immigrati hanno meno tendenza a commettere dei crimini rispetto agli statunitensi nati nel Paese".

Inoltre, secondo il ministero della Sicurezza interna "violerebbe la legge sulla protezione dell'ambiente non valutando l'impatto ambientale del muro in California e New Mexico".

Secondo il Washington Post, il ricorso conterrebbe anche una richiesta di sospensione della dichiarazione di emergenza finché la battaglia giudiziaria non sarà terminata.
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