Vittorio Cecchi Gori è stato condannato a cinque anni e mezzo di reclusione per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica.

La sentenza è stata emessa dalla Corte d'Appello di Roma.

Il produttore era stato condannato in primo grado a sei anni e la riduzione della pena è dovuta alla prescrizione di uno dei reati contestati.

Secondo l'accusa Gori aveva continuato a gestire la Safin fino al 2007 nonostante non facesse più parte dell'azienda dal 2006 quando fu dichiarata fallita.

In quel lasso di tempo ci sarebbe stato un "travaso" di alcuni beni tra cui diverse sale cinematografiche.

Nell'ambito dello stesso processo sono stati condannati Luigi Barone, Giorgio Ghini e Alessandro Mattioli, tutti collaboratori di Gori.

(Unioneonline/M)
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