Nelle residenze sanitarie assistite (Rsa) si potrà far visita agli anziani sette giorni su sette e fino a 45 minuti. L’indicazione viene sottolineata in una circolare emanata dal ministero della Salute per fornire alcuni chiarimenti a seguito di numerose richieste “pervenute relativamente alle modalità di accesso/uscita degli ospiti e visitatori presso le strutture di ospitalità e di lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative”.

Nel documento si fa inoltre riferimento alla tutela della privacy nella richiesta del green pass e al ricorso con "cautela" ai tamponi rapidi per l'accesso alle strutture per evitare che possano diminuire il tempo delle visite.

Lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, in una lettera al coordinatore della commissione Salute della conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, raccomanda la massima diffusione della circolare sul territorio proprio per garantire un uniforme accesso alle Rsa.

Inoltre, “si richiama l'attenzione sull'opportunità di assicurare, ad un familiare dell'ospite della struttura Rsa purché munito delle certificazioni verdi Covid-19, l'accesso alle Rsa e alle residenze assistenziali per persone con disabilità tutti i giorni della settimana anche festivi, garantendo che la visita si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza di durata possibilmente sino a 45 minuti”.

Con riferimento poi all'ordinanza dell'8 maggio 2021, le certificazioni verdi "sono esibite dai familiari e dai visitatori al momento dell'accesso alla strutture in questione, esclusivamente ai soggetti incaricati delle relative verifiche e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, con conseguente esclusione della possibilità di raccolta, conservazione e successivo trattamento dei dati relativi alla salute contenuti nelle medesime certificazioni".

Infine, per quanto riguarda la possibilità di prevedere quale requisito di accesso l'esecuzione di tamponi antigenici rapidi anche da parte delle persone in possesso della certificazione verde ad altro titolo, "si raccomanda - recita la circolare - di valutare tale misura precauzionale con la massima cautela onde evitare che possa rappresentare una limitazione non giustificata al diritto di visita".

(Unioneonline/s.s.)

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