Grazie alle truffe online vivevano in ville di lusso in Toscana, Friuli Venezia Giulia e Veneto e viaggiavano in Lamborghini, Porsche e Range Rover. E come se non bastasse percepivano il reddito di cittadinanza.

La polizia postale della Liguria ha sgominato la gang, denunciando 11 persone fra i 35 e i 40 anni, tutte di etnia sinti e imparentate tra loro.

Hanno messo a segno centinaia di colpi che avrebbero fruttato almeno mezzo milione di euro, ma gli investigatori non escludono che possano essere molti di più, con guadagni di svariati milioni di euro.

Tutti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Perquisizioni sono state effettuate ad Altopascio (Lucca), Annone Veneto (Venezia), Chions e Cordenonds (Pordenone).

L’inchiesta è partita quando gli investigatori hanno notato una coppia ritirare, agli sportelli delle banche dell’alta Toscana e dello Spezzino, soldi che poi sono risultati essere proventi delle truffe. I telefonisti agganciavano le vittime dopo aver visto le inserzioni online, le contattavano e fingendo di voler pagare subito riuscivano a fare inserire i codici alle vittime che a quel punto invece di ricevere i soldi li versavano ai truffatori. Il gruppo per garantirsi l’anonimato comunicava solo tramite Telegram e Icq. Le case erano protette da cinte murarie, recinzioni e telecamere di videosorveglianza.

(Unioneonline/L)

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