Dopo le polemiche dei giorni scorsi - con la smentita da parte del ministro dell'Ambiente Sergio Costa di aver mai autorizzato "a trivellare il nostro Paese" e le accuse al governo Gentiloni - il ministero dello Sviluppo economico ha fatto sapere di aver messo a punto un emendamento blocca-trivelle al Decreto Semplificazioni.

Il testo prevede "per un termine massimo di tre anni" la sospensione di "permessi di prospezione e di ricerca già rilasciati nonché i procedimenti per il rilascio di nuovi permessi. Grazie a tale moratoria, sarà impedito il rilascio di circa 36 titoli attualmente pendenti, compresi i tre permessi rilasciati nel mar Ionio".

Questo perché, si afferma nella proposta di modifica che prevede l'introduzione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee e la rideterminazione di alcuni canoni concessori, "le attività upstream non rivestono carattere strategico e di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità".

Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all'Energia, Davide Crippa.

"Il Piano andrà definito e pienamente condiviso con Regioni, Province ed Enti Locali e individuerà le aree idonee alla pianificazione e allo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale e quelle non idonee a tali attività", ha fatto sapere Crippa.

"Questo per assicurare la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e per accompagnare la transizione del sistema energetico nazionale alla decarbonizzazione", ha concluso.

L'emendamento verrà discusso nei prossimi giorni in Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori Pubblici, Comunicazioni.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata