Trasporti, la capienza resta all'80%. E c'è l'ipotesi scaglionamento degli ingressi a scuola
Oggi il confronto al Mit tra Regioni e GovernoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Resta il trasporto pubblico uno dei nodi principali nella gestione dell'epidemia di coronavirus. Se n'è parlato oggi al Mit in un vertice tra gli assessori regionali ai Trasporti e il ministro Paola De Micheli, assieme ai rappresentanti del Miur e agli enti locali.
"Sono stati affrontati con spirito costruttivo - ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - temi importanti come quelli relativi ai controlli e all'esigenza del massimo coordinamento tra le istituzioni scolastiche e le aziende di trasporto per garantire flussi di utenza non superiori all'80%, così come previsto dalle Linee guida sul trasporto pubblico locale".
Confermata dunque la soglia della capienza massima all'80%: questo perché, sottolinea il ministero, i dati dell'ultimo periodo dicono che l'utilizzo da parte degli studenti si attesta a una media del 55% della capacità consentita. La scuola è e resta, assieme al lavoro, la priorità del governo.
La didattica deve restare in presenza, continuano a ribadire diversi rappresentanti del governo: Teresa Bellanova, Paola De Micheli, la stessa Lucia Azzolina. "Se l'idea di qualcuno è chiuderle e lasciare tutti a casa - dice il ministro dell'Istruzione - la risposta è no".
Si può discutere invece l'ulteriore scaglionamento degli ingressi degli studenti, in modo da decongestionare bus e metropolitane. Ma su questo è arrivata la protesta dei presidi, secondo i quali dilazionare ulteriormente entrate e uscite "è impossibile".
(Unioneonline/D)