Le terapie intensive al momento sono sotto controllo, ma è necessario "non abbassare la guardia soprattutto in alcune Regioni come Sardegna, Liguria, Campania e Lazio".

E' quanto si legge nel 22esimo Instant Report Covid-19 dell'Alta scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica.

In Italia i reparti di terapia intensiva sono ben lontani dalla saturazione: la maggior parte delle Regioni che ha tassi di occupazione tra lo 0 e il 3%, con in media l'8,17% dei ricoverati che necessitano di posti letto in rianimazione.

Analizzando il tasso di saturazione dei posti letto in terapia intensiva attivati Regione per Regione dopo il decreto legge del governo, la Liguria è al 9,3%, la Sardegna all'8,3%, la Campania al 6,4%. Considerando i posti letto attivi prima del decreto legge, la Liguria avrebbe avuto un tasso di saturazione del 14,7%, la Sardegna 14,2%, la Campania 10,4%.

"Attualmente - afferma Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione Aziendale all'Università Cattolica, Campus di Roma - la situazione è apparentemente sotto controllo. Il Friuli-Venezia Giulia rappresenta la regione che attualmente registra il rapporto più elevato tra ricoverati in terapia intensiva sui ricoverati totali (22,2%) seguita dalla Toscana (17,09%) contro una media nazionale dell'8,17%.

Analizzando poi l'andamento dei pazienti ricoverati sui positivi, il Rapporto segnala delle differenze tra le regioni.

Quelle contraddistinte da un indice più stabile nell'ultimo mese sono Lombardia, Toscana e Emilia-Romagna. Si segnala un trend in crescita in Liguria e Veneto.

Al Centro si registra un andamento in aumento in Abruzzo ed Umbria, e nelle Marche in aumento lievemente durante l'ultima settimana. Si segnala nel Lazio un trend decrescente durante l'ultimo mese. Nelle Regioni del Sud, si registra invece un trend in aumento in Basilicata, Campania, Sardegna e Sicilia. In Calabria e Puglia il trend è in diminuzione anche se durante la settimana dell'8 settembre proprio in Puglia si registrava un valore pari al 15,12%.

(Unioneonline/L)
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