Il nuovo capitolo "tangentopoli" in Lombardia si allarga, e anche il governatore leghista Attilio Fontana, che stando alle prime informazioni circolate risultava "parte offesa", si ritrova indagato per abuso d'ufficio, come riportato dal Corriere della Sera.

L'inchiesta avviata dalla Dda di Milano si è abbattuta ieri sui vertici regionali di Forza Italia, portando all'arresto di 43 persone.

Al centro del caso che coinvolge anche Fontana il "sistema" avviato dal forzista Gioacchino Caianiello già finito agli arresti, che si sarebbe macchiato di "istigazione alla corruzione" nei confronti di Fontana e dopo la mancata rielezione in Regione del consigliere azzurro Luca Marsico, un avvocato nonché socio dello studio legale del governatore.

L'inchiesta avrebbe in sostanza riscontrato la volontà del presidente Fontana di "ricollocare professionalmente il suo socio di studio", e per questo Caianiello avrebbe presentato una particolare opzione: la nomina alla direzione formazione della Regione di Giuseppe Zingale, attuale direttore generale di Afol Metropolitana, e in cambio consulenze a quello che fra i due viene definito "il nostro amico… di studio" per un valore di 80/90mila euro l'anno.

La Guardia di Finanza, effettuando acquisizione di documenti al Pirellone, ha avuto modo di riscontrare che il governatore Fontana avrebbe davvero messo in pratica quanto ipotizzato, proponendo nell'ottobre 2018 alla giunta regionale di nominare il suo socio di studio Marsico tra i membri esterni di un "Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici", incarico di 11.500 euro l'anno e 180 euro a seduta.

Attilio Fontana, che ha già riferito sul caso ieri in aula dicendo di non avere "alcuna remora o alcun timore", sarà interrogato il 13 maggio.

Appena ieri e dopo la diffusione delle notizie secondo cui il governatore era parte offesa, Matteo Salvini aveva dichiarato: "Se qualcuno ha tentato di corrompere un governatore leghista che non si è fatto corrompere sono doppiamente orgoglioso. Se c'è prova di colpevolezza tanti saluti a prescindere dal colore politico, però la colpa va dimostrata".

(Unioneonline/v.l.)
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