Maxi operazione antimafia tra Lombardia e Piemonte.

Coinvolti 250 militari dei comandi provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei carabinieri di Monza Brianza, che stanno eseguendo un provvedimento cautelare personale nei confronti di 43 persone tra esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori.

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere aggravata dall'aver favorito un'associazione di tipo mafioso, e finalizzata al compimento di plurimi delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d'ufficio.

Dodici provvedimenti sono in carcere, 16 arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora e 12 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Tra le persone coinvolte ci sono anche un consigliere regionale in Lombardia, Fabio Altitonante, e un candidato alle Europee con Forza Italia, Pietro Tatarella. Presentata una richiesta di arresto per il parlamentare, sempre di Forza Italia, Diego Sozzani.

IL CASO DEL GOVERNATORE FONTANA - Stando a quanto emerso in conferenza stampa, nei fascicoli c'è anche un episodio che riguarda il governatore lombardo Attilio Fontana, che non risulta indagato anzi "è parte offesa", ha detto il procuratore capo di Milano Francesco Greco, essendo stato l'obiettivo del tentativo di corruzione, non andato a buon fine, da parte del forzista Gioacchino Caianiello, ex coordinatore provinciale varesino.

Attilio Fontana (Ansa)
Attilio Fontana (Ansa)
Attilio Fontana (Ansa)

Nel marzo 2018 Caianiello avrebbe proposto a Fontana di mettere un suo uomo di fiducia a capo del "settore Formazione" della Regione in cambio di consulenze da affidare al socio del suo studio legale, il consigliere regionale uscente Luca Marsico che sarebbe così stato risarcito per la mancata rielezione.

Un'ipotesi di scambio che Fontana non denuncia, probabilmente non rendendosi conto della richiesta, ma respinge spiegando a Caianiello di voler esplorare altre possibilità rispetto al futuro di Marsico.

Eppure la posizione di Fontana è "sotto la lente" proprio per quanto riguarda l'incarico affidato successivamente a Marsico in Regione. Fontana "nei prossimi giorni", annuncia il procuratore di Milano, sarà ascoltato in procura.

"Io vado avanti corretto e trasparente come sempre sono stato, consapevole del compito difficile affidatomi dal consenso popolare e dell'utilità del nostro lavoro", ha dichiarato il governatore, "Voglio che emerga tutta la verità e fino in fondo, in questa vicenda sono parte offesa. Non ho percepito alcun atteggiamento corruttivo nelle interlocuzioni avute".

Ha poi annunciato di aver sospeso "immediatamente" Tonante dal suo incarico.

(Unioneonline/D-F)
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