L’imam di Bologna Zulfiqar Khan allontanato dal territorio nazionale italiano per motivi di sicurezza dello Stato.

Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, Khan, di origine pakistana, «manifestava una visione integralista del concetto di jihad, aveva contatti con personaggi dell'Islam ultra-radicale» e, tra l'altro, avrebbe esaltato il martirio dei mujahiddin nel conflitto israeliano-palestinese, rivendicando il sostegno ad Hamas.

Ancora, si legge nel provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dopo le indagini della Polizia, nei suoi sermoni il capo della moschea di via Jacopo di Paolo avrebbe utilizzato espressioni discriminatorie nei confronti degli omosessuali e delle donne.

«Spiace constatare - ha detto l'avvocato dell’imam Francesco Murru - che siamo tornati a uno stato di polizia e al perseguimento di presunti reati d'opinione».

«Finalmente lo abbiamo rispedito a casa», commenta invece il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini che già in estate aveva chiesto l'espulsione del 54enne, dopo che a giugno aveva denunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il console onorario di Israele Marco Carrai. 

(Unioneonline)

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