Scontro sullo ius soli, il ministro Fedeli finisce in infermeria
Bagarre in Senato durante la discussione sulla legge per lo ius soli, ovvero la cittadinanza per gli immigrati di seconda generazione.
Gli esponenti della Lega Nord hanno inscenato una protesta in aula contro l'approvazione del ddl esponendo striscioni e cartelli.
A un tratto, irrompendo al tavolo del governo, qualcuno ha spintonato il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che è caduta ferendosi lievemente a un braccio.
Portata in infermeria, è stata medicata con cerotti e antidolorifici.
"Sto bene, grazie a tutte e a tutti", ha twittato poco dopo.
COSA DICE IL DDL - Il provvedimento, passato alla Camera a settembre 2015, è finalmente approdato in aula a Palazzo Madama nonostante l'ostruzionismo del Carroccio.
Lo ius soli - La legge prevede di concedere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri (almeno uno dei quali deve avere un permesso di soggiorno europeo di lungo periodo).
Lo ius culturae - Beneficiario della cittadinanza è anche "il minore straniero, che abbia fatto ingresso in Italia entro il compimento del dodicesimo anno di età". In questo caso il ragazzo deve aver frequentato almeno cinque anni di scuola nel nostro Paese.
I numeri - Secondo l'Istat sarebbero almeno 643mila le persone che fanno parte della prima categoria: a questi vanno aggiunti i 166mila bambini nati all'estero ma che hanno completato almeno un ciclo scolastico nel nostro Paese. Un totale, dunque, di 800mila beneficiari.
IL DIBATTITO POLITICO - Tra i sostenitori della legge ci sono il Partito democratico e Area popolare.
Spicca tra i no quello dei leghisti, che hanno presentato 80mila emendamenti. "Vergognoso regalare la cittadinanza agli immigrati", ha postato Matteo Salvini su Facebook.
Al ddl si oppone anche il M5S.
"Discutere di ius soli oggi - ha scritto il leader Beppe Grillo sul suo blog - avrà come unica conseguenza che il dibattito pubblico, su un tema così delicato, sarà deviato e inquinato da becere derive propagandistiche, sia di destra che di sinistra".
(Redazione Online/D)