La procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha depositato questa mattina il ricorso alla Corte di Cassazione contro il provvedimento di scarcerazione di Carola Rackete, la comandante di Sea Watch 3, accusata di resistenza a pubblico ufficiale e "resistenza e violenza a nave da guerra".

La 31enne tedesca era stata arrestata lo scorso 29 giugno, dopo aver forzato il posto di blocco della Guardia di finanza entrando nel porto di Lampedusa con l'imbarcazione, a bordo della quale c'erano una quaranta migranti.

Durante la manovra per l'ingresso nel porto la Sea Watch urtò la motovedetta delle Fiamme gialle.

Secondo i pm agrigentini, l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari Alessandra Vella, che il 2 luglio scorso non ha convalidato l'arresto, è errata dal punto di vista della valutazione giuridica.

È invece previsto per domani l'interrogatori di Rackete nell'ambito dell'inchiesta parallela che la vede indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra.

Cinque giorni fa la comandante ha sporto querela contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini per diffamazione e istigazione a delinquere.

Attraverso il suo legale ha inoltre chiesto che vengano chiusi gli account social di Facebook e Twitter del leader della Lega.

"Non c’è limite al ridicolo", aveva commentato il vicepremier.

(Unioneonline/F)
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