Scandalo sanità in una struttura sanitaria del Biellese: 331 lavoratori (soprattutto infermieri e operatori socio-sanitari) sono stati assunti irregolarmente per abbattere i costi legati alla gestione.

A scoprirlo è stata la Guardia di finanza cittadina secondo cui diverse persone sarebbero state contrattualizzate con retribuzioni da apprendisti di molto inferiori rispetto agli standard imposti dal Contratto Collettivo Nazionale per infermieri e operatori socio sanitari.

Fin da subito è apparso anomalo l’inquadramento, come apprendisti, di gran parte del personale dipendente, in realtà impiegato effettivamente come infermiere e operatore socio sanitario.

Al termine delle verifiche è stato accertato che l'evasione ammonta ad oltre 1,6 milioni di euro.

A questo dovranno essere sommate le sanzioni di competenza Inps e dall'Ispettorato.

L'indagine si è svolta per tutelare i diritti dei lavoratori e contrastare le forme di evasione che troppo spesso stanno coinvolgendo, e hanno coinvolto, strutture ospedaliere.

Nel caso specifico infatti la differenza di paga e orari lavorativi tra un apprendista e un assunto è nettamente diversa e questo ha permesso all'ente e a chi lo gestisce di evadere cifre considerevoli che ora dovranno essere restituite.

(Unionesarda/M)
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