Matteo Salvini sotto inchiesta per i voli di Stato effettuati quando era ministro dell'Interno.

L'accusa è quella di abuso d'ufficio e, da quanto si apprende, gli atti dell'inchiesta, condotta dalla Procura di Roma, sono stati trasmessi al Tribunale dei ministri.

L'azione dei pm prende le mosse da alcuni accertamenti effettuati dalla Corte dei Conti su 35 viaggi effettuati dal segretario del Carroccio durante il suo mandato al Viminale, conclusosi lo scorso agosto.

Tra le tratte finite sotto la lente anche un Roma-Cagliari del 16 gennaio scorso: Salvini arrivò nel capoluogo sardo per partecipare a un comitato per l'ordine pubblico, presenziando anche ad alcuni eventi elettorali in vista delle supplettive e del voto regionale.

La stessa Corte dei Conti aveva archiviato l'indagine a settembre, non ravvisando danni erariali, ma sottolineando che l'utilizzo dei voli era stato comunque illegittimo, in quanto gli aerei venivano utilizzati non per fini prettamente istituzionali, ma anche per spostamenti ordinari.

Quindi la magistratura aveva passato il fascicolo alla Procura capitolina, che ora, dal canto proprio, ipotizza per il leader del Carroccio il reato di abuso d'ufficio. Dunque i pm sollecitano al tribunale dei ministri ulteriori "accertamenti" per verificare quanto e se gli spostamenti di Salvini in aereo o elicottero fossero strettamente necessari e giustificati rispetto alla carica istituzionale che deteneva.

"Leggo che sono inquisito - la replica dell'ex ministro -. Ma tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato, da ministro dell'Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri".

(Unioneonline/l.f.-D)
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