L’ennesima tragedia del mare è stata evitata la notte scorsa. Un peschereccio con a bordo 245 persone – siriani, pakistani, egiziani e bengalesi – è stato soccorso da tre motovedette della Guardia di finanza e da una di Frontex, che hanno portato poi la barca lunga venti metri salpata da Zuara, in Libia, a Lampedusa. Ma le 4 unità non si sono limitate a “scortare” l'imbarcazione in difficoltà: hanno infatti affiancato la carretta facendole da “scudo” per impedire che il mare in tempesta la rovesciasse.

I profughi, una volta arrivati al molo Favarolo, hanno raccontato di aver pagato da 2mila a 5mila dollari a testa per la traversata cominciata la sera di venerdì. Tutti, dopo un primo triage sanitario che non ha evidenziato alcuna criticità, sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, all'alba, c'erano 251 persone. Il piano di trasferimenti disposto dalla Prefettura ha consentito di svuotare immediatamente la struttura di prima accoglienza. Poche ore dopo, nel centro sono rimasti solo in 10, tutti minorenni non accompagnati. Gli altri 241 sono stati imbarcati sul traghetto di linea Galaxy diretto a Porto Empedocle, da dove verranno spostati in serata all'hub di Catania. Tre minorenni, invece, saranno ospitati in centri dell'Agrigentino.

Secondo i dati del Viminale quest'anno gli sbarchi sono raddoppiati: al 20 ottobre erano approdati in Italia 141.043 migranti, mentre l'anno prima erano stati 77.167 e 50.881 nel 2021. La maggior parte dei profughi in fuga sono guineani, ivoriani, tunisini, egiziani, bengalesi e del Burkina Faso. Degli oltre 141mila approdati sulle nostre coste, 14.449 sono minori non accompagnati che non è sempre facile sistemare in strutture d'accoglienza. Lo scorso anno erano stati poco più di 14mila, l'anno prima oltre 10mila. 

(Unioneonline/s.s.)

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