Romagna, gli sfollati sono oltre 15mila, identificato il cadavere recuperato nel Ravennate
Resta l’allerta meteo, tantissime le aree allagate e si attendono nuove precipitazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato identificato il corpo senza vita ritrovato ieri mattina a Faenza, sesto morto accertato per il maltempo nel Ravennate e 14esimo in Emilia Romagna. Si tratta di Giordano Feletti, 79 anni. La salma galleggiava in giardino ricoperta di fango. Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme mentre tornavano nelle loro abitazioni quando le acque hanno cominciato a ritirarsi.
Le aree allagate sono ancora molto numerose e le frane mettono in ginocchio l’Appennino. Anche per oggi è stata confermata l’allerta rossa: le piogge potrebbero far innalzare di nuovo il livello dei fiumi.
È salito intanto a oltre 15.000 il numero delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24 e sono 8.000 i cittadini che hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni in palestre, palazzetti dello sport e scuole. Si prova anche a correre ai ripari con operazioni idrauliche mai fatte prima: è in corso una manovra per provare a invertire le acque del Cer, il Canale emiliano-romagnolo, ovvero l'albero maestro del reticolo dell'irrigazione, per portarle nel Po. A Ravenna è stato costruito un argine di terra per provare a limitare le inondazioni. Mentre l'acqua si ritira lentamente da alcune delle zone allagate nei giorni scorsi - dove centinaia di soccorritori, volontari e semplici cittadini continuano a spalare e a pulire senza sosta - sotto stress, in particolare, c'è adesso la Bassa Romagna: in un'area di circa 100 chilometri quadrati che all'80-90% è alluvionato, abitano circa 100mila persone che sono alle prese con un grosso problema legato all'approvvigionamento di cibo e acqua.
Per martedì è in programma il Consiglio dei ministri che dovrà decretare lo stato di calamità.
(Unioneonline/s.s.)