Nuovi dettagli vengono diffusi in queste ore sull’omicidio di Luigi Criscuolo, detto “Gigi bici”, trovato morto il 20 dicembre alla frazione Calignano di Cura Carpignano, nel Pavese. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era in un campo davanti a una villa. Nella cassetta della posta della proprietaria dell’abitazione è stata lasciata una lettera anonima insieme alla foto del cadavere dell’uomo. A fare il macabro ritrovamento è stato il figlio della donna, un bambino. Nella missiva, scritta al computer in un italiano sgrammaticato, si racconta che al 60enne era stato affidato il bottino di una rapina effettuata anni fa in Oltrepò Pavese (300mila euro tra contanti e gioielli), che Criscuolo non avrebbe restituito nell'appuntamento dell'8 novembre scorso a Calignano, giorno a cui risale la scomparsa. Vengono descritti anche alcuni oggetti personali come un orologio, un portafoglio nero, le foto della moglie e delle figlie, e vengono poi minacciati i familiari dell'uomo, in caso di mancata restituzione del bottino.

Sarebbero stati gli stessi assassini, la mattina del 20 dicembre, a citofonare alla villa, invitando la padrona di casa ad uscire perché davanti al cancello "ci sono cose che le possono interessare". Ma la donna non era uscita essendo convinta che qualcuno volesse solo avvisarla che erano stati scaricati rifiuti davanti alla casa.

Agli inquirenti ha negato qualsiasi rapporto con Criscuolo, non l’avrebbe neanche mai conosciuto.

Sotto esame ci sono ora i tabulati telefonici del cellulare della vittima e le immagini delle telecamere della zona in cui è stato ritrovato il cadavere.

(Unioneonline/s.s.)

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