Un minuto di silenzio nella scuola in cui era iscritto Luca Marengoni, il 14enne investito e ucciso da un tram ieri mattina a Milano.

Una tragedia che ha sconvolto il capoluogo meneghino: il ragazzo stava andando proprio a scuola in bicicletta quando, a poche decine di metri dall’istituto, il liceo Einstein, è stato travolto dal tram che viaggiava su una corsia centrale riservata, in via Tito Livio. Inutili i soccorsi.

Le indagini sono in corso: non è chiaro se il 14enne abbia attraversato imprudentemente, o non si sia accorto dell'arrivo del tram per distrazione, o magari invece sia caduto, o sia stato il conducente a non vederlo. Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver sentito il tram suonare all’impazzata e poi frenare. Ma il pesante mezzo non si è fermato in tempo.

"La squadra intervenuta - spiegano i vigili del fuoco del comando di piazza Cuoco - ha sollevato parzialmente il tram e ha estratto il corpo e la bici insieme". Il tranviere, sotto choc, è stato portato in ospedale. Il mezzo invece è rimasto in mezzo alla strada chiusa dalle pattuglie, dalle 8, ora della tragedia, fino a mezzogiorno quando è stato rimorchiato via.

La Polizia Locale, che ha in carico le indagini e che ha effettuato ore di rilievi, ha acquisito anche i filmati delle telecamere presenti in strada, e quelle del mezzo pubblico, oltre ad aver sentito diversi passanti. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo stradale e ha indagato il conducente dell'Atm, a sua garanzia, per gli accertamenti. Il pm di turno, Cristina Ria, ha disposto il sequestro dei due mezzi e l'autopsia.

“Un giorno molto triste”, lo ha definito il sindaco di Milano Beppe Sala, “fin da ora annuncio che proclameremo una giornata di lutto cittadino". “Una notizia straziante - le parole del presidente della Lombardia Attilio Fontana - Una di quelle notizie che non vorresti mai ascoltare". 

(Unioneonline/D)

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