Avrebbero diffuso in chat, su varie piattaforme, idee fondate sull'odio etnico e razziale, istigando a commettere atti di discriminazione, anche con apologia della Shoah e di genocidi. Per questo la Polizia, su delega della Procura di Bologna, ha perquisito quattro indagati, tra i 19 e i 53 anni, residenti tra Bologna e Modena: le accuse sono di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

L'operazione è della Digos, insieme alla Polizia Postale, con il coordinamento del Servizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno della Direzione centrale della polizia di prevenzione della Polizia di Stato.

Accertato che i quattro avevano costituito un'associazione con lo scopo di incitare alla discriminazione ed alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi.

Erano già conosciuti perché attivi in alcune chat "suprematiste" emerse nell'ambito di un'indagine a Genova che aveva portato, il 22 gennaio, all'arresto di un savonese.

Gli indagati aderiscono a un'associazione di rievocazione storica delle milizie della Germania nazista.

(Unioneonline/v.l.)
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