"La festa del lavoro è festa per la Repubblica. Rappresenta motivo di riflessione e di impegno. Il primo articolo della Costituzione costituisce il fondamento su cui poggia l'architettura dei principi della nostra democrazia e della nostra civiltà. Al tempo stesso è un pungolo, un senso di marcia, una sfida costante alle istituzioni, ai corpi sociali, alle forze produttive. Il lavoro è misura di libertà, di dignità, rappresenta il contributo alla comunità. Il lavoro è strumento di realizzazione di diritti sociali. È motore di rimozione delle disuguaglianze".

Sono le parole pronunciate al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della festa del Primo maggio. Il capo dello Stato si è soffermato sul tema della sicurezza e degli incidenti sul lavoro. “L'integrità della persona e dei lavoratori è parte essenziale del nostro patto costituzionale", ha aggiunto, e "vorremmo che intorno a questa necessità si mobilitasse il fronte più ampio, un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche, per sottolineare con forza l'impegno a combattere un flagello che sconvolge la vita di troppe famiglie, rappresenta una umiliazione per il mondo delle imprese e una sconfitta per chi, producendo beni e servizi, vede la propria attività sfigurata da queste morti". 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di una visita all’Istituto Salesiano “G. Bearzi” di\u00A0Udine (Ansa - Ufficio stampa - Giandotti)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di una visita all’Istituto Salesiano “G. Bearzi” di\u00A0Udine (Ansa - Ufficio stampa - Giandotti)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di una visita all’Istituto Salesiano “G. Bearzi” di Udine (Ansa - Ufficio stampa - Giandotti)

Il lavoro “è strumento di progresso e affermazione delle persone, non un gioco d'azzardo potenzialmente letale. L'obiettivo di più lavoro non può tradursi in più incidenti sul lavoro. Per questo occorre porre in essere uno sforzo eccezionale. L'impegno per la ripresa è, insieme, impegno per migliorare le condizioni produttive e per battere la tragedia delle morti sul lavoro". 

Un dramma di cui ha parlato anche Papa Francesco al Regina Coeli: "Oggi è la Festa del lavoro. Che sia stimolo a rinnovare l'impegno perché dovunque e per tutti il lavoro sia dignitoso e che dal mondo del lavoro venga la volontà di far crescere una economia di pace. Vorrei ricordare gli operai morti al lavoro, una tragedia molto diffusa, forse troppo".

Un ferito al corteo del Primo maggio a Torino (Ansa - Romano)
Un ferito al corteo del Primo maggio a Torino (Ansa - Romano)
Un ferito al corteo del Primo maggio a Torino (Ansa - Romano)

CARICA A TORINO – Doppia carica della polizia al corteo di Torino quando uno spezzone è arrivato in via Roma a due isolati da piazza San Carlo. Le forze dell'ordine hanno preso a manganellate i manifestanti per farli indietreggiare. Dal corteo antagonista si è levato a più riprese il grido "Vergogna!".

Qualche altra tensione si è registrata tra le forze dell'ordine e un gruppo di lavoratori del food delivery che chiedeva di sfilare "per portare la loro voce di sfruttati". I rider hanno cercato di entrare nel corteo da Galleria San Federico, ma sono stati fermati dalle forze dell'ordine in assetto anti sommossa. "Il primo maggio per noi è un giorno di lotta in cui, ancora una volta, vogliamo ribadire che le condizioni in cui lavoriamo sono inaccettabili e che siamo stufi di morire in strada per qualche euro", dicono i rider, che hanno acceso alcuni fumogeni sotto i portici di via Roma. Scanditi slogan contro Cgil, Cisl e Uil.

La manifestazione dei sindacati per il Primo maggio ad\u00A0Assisi (Ansa - Basilietti)
La manifestazione dei sindacati per il Primo maggio ad\u00A0Assisi (Ansa - Basilietti)
La manifestazione dei sindacati per il Primo maggio ad Assisi (Ansa - Basilietti)

AD ASSISI – Ad Assisi si è tenuta la grande manifestazione dei sindacati per sostenere "la centralità del lavoro”. “Lavoro dignitoso – ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra – di qualità, contrattualizzato. Lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo più sangue da dare". “Chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa".

Oggi purtroppo, gli ha fatto eco il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, "continua ad esserci il dramma dei morti sul lavoro. Serve più formazione, prevenzione e un intervento a partire dalle scuole. Bisogna che iI governo abbia il coraggio di dire che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non possono partecipare ai bandi pubblici e che le associazioni datoriali siano in grado di affermare che le aziende associate che violano le norme vanno fuori". "È necessario – è stata la conclusione – istituire una procura unica per i temi della sicurezza".

(Unioneonline/D)

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