Ha sequestrato un’ambulanza per soccorrere una parente, ma è stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza e bloccato.

Sembra un film ma è tutto vero. E’ accaduto a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

Una sua familiare stava male e lui, invece di chiamare il 118, è andato nella sede della Croce Rossa con altre persone e ha costretto i dipendenti a farsi consegnare un’ambulanza. Lo ha fatto prima introducendosi furtivamente negli uffici, poi minacciando e picchiando il personale, costringendo così un dipendente a consegnargli le chiavi.

Si è messo alla guida ed è partito, ma grazie al sistema di videosorveglianza e all’allarme lanciato dal presidente della Croce Rossa di Napoli Paolo Monorchio è stato rintracciato e bloccato dopo circa tre quarti d’ora.

"Si è superato il limite della decenza - commenta Monorchio -, mai, finora era capitata una cosa simile. Molti dipendenti sono ancora spaventatissimi. Il rispetto delle regole, in certi quartieri, è una chimera. Siamo spaventati ma anche molto stanchi di questi comportamenti".

Anche la pagina Facebook Nessuno Tocchi Ippocrate, che si occupa di denunciare le aggressioni al personale sanitario, ha riferito della vicenda, aggiungendo un dettaglio. Quando “gli energumeni” che hanno rubato l’ambulanza sono giunti sul luogo in cui la loro familiare aveva accusato una crisi epilettica, sul posto hanno trovato già due ambulanze inviate dalla centrale operativa.

Duro il commento del consigliere regionale di "Europa Verde" Francesco Emilio Borrelli. "La mancanza di certezza della pena per questi cavernicoli li autorizza di fatto a compiere ogni nefandezza".

(Unioneonline/L)

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