Obbligo di Super green pass per i lavoratori over 50 e obbligo vaccinale per gli over 50 disoccupati. Con estensione del certificato base, ottenibile anche tramite un tampone negativo, a diversi ambiti in cui fino ad oggi non era previsto.

Sono queste le principali misure prese dal governo per arginare la quarta ondata che, trascinata dalla variante Omicron, oggi ha fatto registrare un nuovo record di contagi in Italia.

Il decreto è stato approvato all’unanimità al termine di un cdm durato due ore e non privo di tensioni, soprattutto con i ministri leghisti. E’ il terzo nelle ultime due settimane dopo quelli approvati il 23 e il 30 dicembre.

LA BOZZA – "A partire dal 15 febbraio”, si legge nella bozza del provvedimento, “i lavoratori pubblici e privati, compresi i lavoratori in ambito giudiziario e i magistrati che hanno compiuto 50 anni, per andare al lavoro dovranno esibire il Super green pass”, che si ottiene solo con il vaccino o la guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi.

Ancora, “per tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale” anti Covid “si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri che abbiano compiuto il cinquantesimo anno d’età”.

L’obbligo, si legge nella bozza, “vale fino al 15 giugno”. E si applica “anche nel caso di compimento del cinquantesimo anno di età in data successiva a quella di entrata in vigore del decreto”. Sarà differito per le persone guarite dal Covid e sono esentati i casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”. 

Per gli over 50 che si presentano al lavoro senza Super Green pass niente stipendio ma viene conservato il posto di lavoro: saranno considerati “assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione” del Super green pass. In caso di violazioni del divieto è prevista una sanzione tra i 600 e i 1.500 euro.

Tutte le imprese potranno inoltre sostituire i lavoratori sospesi, una sostituzione di “10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022”. 

QUASI 3 MILIONI GLI OVER 50 NO VAX – In Italia sono 2,8 milioni gli over 50 non vaccinati, 15,5 quelli vaccinati con tre dosi, 9,5 quelli che hanno ricevuto una o due dosi di vaccino. In Sardegna invece il 7,3% degli ultracinquantenni non ha ricevuto alcuna dose di vaccino secondo l’ultimo report Gimbe, parliamo di circa 57mila persone.

ESTENSIONE GREEN PASS – Il Green pass base, ottenibile anche tramite un tampone negativo, fino al 31 marzo servirà anche per accedere ai “servizi alla persona” come parrucchieri ed estetisti, per “pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.

L'obbligo di certificato verde per i servizi alla persona varrà dal 20 gennaio, mentre per le altre attività dal primo febbraio, dopo l’adozione di un dpcm che individuerà le attività escluse dall'obbligo. 

La bozza iniziale del decreto prevedeva per tutte queste attività l’obbligo di Green pass rafforzato, ma la Lega si è messa di traverso in Consiglio dei ministri minacciando di non votare il testo ed è stato raggiunto un compromesso. Sino ad oggi, va ricordato, in tutte le attività sopra menzionate non serviva neanche il certificato verde “base”.

SMART WORKING – Nel comunicato al termine del Cdm si legge anche che i ministri della Pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Lavoro Andrea Orlando hanno inoltre adottato una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile. 

LE PAROLE DI DRAGHI E SPERANZA – "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche". Con queste parole il premier ha aperto il Consiglio dei ministri. "Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha aggiunto.

"La scelta che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha detto invece il ministro  Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50% dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati".

(Unioneonline/L)

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