Ikea ha licenziato in tronco una donna di 39 anni, Marica Ricutti, separata e con due figli piccoli, di cui uno disabile, perché non può cominciare a lavorare alle 7 del mattino.

La donna lavorava da 17 anni nel negozio di Corsico, alle porte di Milano.

La 39enne ha raccontato di essersi sempre adattata alle richieste dell'azienda, tra cui l'ultima, quella di cambiare reparto, chiedendo però una maggiore flessibilità negli orari.

Ricutti ha infatti due bimbi, di 10 e 5 anni, e gode dei benefici della legge 104, che tutela - tra gli altri - anche chi si occupa dell'assistenza di familiari con disabilità.

Secondo il racconto della lavoratrice, inizialmente la società avrebbe accettato di andare incontro alle richieste della donna, salvo poi chiederle di rispettare dei nuovi orari, che prevedevano l'ingresso in azienda alle 7 (e non più alle 9, come nel precedente reparto).

La donna però, dopo aver espresso più volte ai superiori quanto fosse problematico per lei entrare a quell'ora, ha deciso di osservare i vecchi turni. Poi il licenziamento in tronco, giustificato dalla società svedese con il venir meno della fiducia nella lavoratrice.

Per solidarietà i colleghi hanno scioperato oggi per due ore e hanno organizzato un presidio davanti al luogo di lavoro per martedì prossimo.

(Redazione Online/F)
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