La piccola Nicole era stata lasciata a casa da sola. E’ la novità che emerge dalle indagini sulla bimba di cinque anni scomparsa sabato sera e ritrovata l’indomani mattina a Sant’Angelo Limosano, in provincia di Campobasso.

La giovane mamma interrogata dagli inquirenti ha ammesso di essersi allontanata per alcuni minuti dall’abitazione che si trova nelle campagne del paese, chiudendo a chiave la porta d’ingresso. Per questo Nicole è uscita dalla finestra.

La mamma risulta indagata con l’ipotesi di reato di abbandono di minore.

Ma l’inchiesta va avanti in più direzioni e si lavora senza sosta per far luce su aspetti ancora poco chiari della vicenda. Poteva una bimba di cinque anni fare tutta quella strada da sola di notte? Poteva sopportare temperature sotto zero indossando un giubbino abbastanza leggero? Poteva quello stesso giubbino rosa rimanere pulito come era quando la bambina è stata ritrovata?

Sono solo alcune delle domande che si stanno facendo le forze dell’ordine, che puntano anche a capire le dinamiche tra i parenti, in particolare i rapporti tra le famiglie dei genitori della bimba.

La piccola, ascoltata due volte in audizione protetta, ha confermato la versione della madre, quella di una fuga volontaria dopo un rimprovero.

Ma resta in piedi anche l'ipotesi che la bambina non abbia fatto tutto da sola. Qualcuno potrebbe averla fatta uscire dalla finestra e poi portata via. Al mattino dopo, quella stessa persona o un suo complice potrebbe averla fatta ritrovare. Ma chi poteva - si chiedono gli investigatori - avere interesse a compiere un gesto del genere e perché? La prima pista porterebbe a un parente che avrebbe voluto infliggere una sorta di punizione alla mamma, ma sono per ora solo ipotesi.

Per questo tutti i familiari sono stati ripetutamente sentiti dagli investigatori: genitori, nonni e anche conoscenti della famiglia. Sotto esame ci sono anche i messaggi che alcuni parenti di Nicole si sono scambiati in quelle ore. Alcuni di questi sarebbero stati cancellati dalle chat di Whatsapp, ma poi recuperati dagli investigatori. 

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata