Nessuna barella per pazienti obesi: 33enne muore prima dell'arrivo in ospedale
La ricerca del particolare mezzo è risultata vana, e i familiari hanno alla fine trasportato l'uomo con l'auto personale, ma ormai era troppo tardiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un episodio inquietante, che è al centro un'indagine della Procura della Repubblica di Cassino, competente per il territorio a sud della provincia di Latina.
Il 33enne Francesco Domenici, come riporta il quotidiano "Il Messaggero", è morto nei giorni scorsi a Formia per l'aggravarsi delle sue condizioni a seguito di in un intervento chirurgico svolto in una clinica, e forse perché il trasporto – necessario, viste le condizioni - in ospedale, non è avvenuto in tempi utili a salvarlo a causa della mancanza di una barella adatta al trasporto, visto che lui era obeso.
Il medico legale Daniela Lucidi eseguirà oggi l'autopsia sul corpo, mentre ieri i carabinieri della compagnia di Formia hanno sequestrato le cartelle cliniche sia al Dono Svizzero, l'ospedale di Latina dove l'uomo è giunto ormai privo di vita, sia alla clinica Casa del sole, dove era ricoverato a seguito dell'intervento. Gli inquirenti hanno anche acquisito i tabulati del 118.
Francesco era stato operato l'11 giugno alla clinica privata di Formia specializzata - fra l'altro - in questo genere di interventi.
Si era sottoposto al cosiddetto "bendaggio gastrico" volto a ridurre lo stomaco per limitare l'introduzione del cibo. Un'operazione ormai quasi "di routine", ma che può avere complicazioni.
Fino a mercoledì sera era andato tutto bene, poi un malore improvviso, e la necessità di chiamare l'ambulanza per il trasferimento in ospedale.
Tuttavia il peso dell'uomo - circa 180 chilogrammi per due metri di altezza - non consentiva il trasporto con un mezzo ordinario, e da lì è iniziata la ricerca – vana – della particolare barella che avrebbe consentito il viaggio in ospedale.
I familiari, visto che anche con l'eventuale intervento dei vigili del fuoco i tempi sarebbero stati troppo lunghi, hanno quindi proposto di utilizzare il loro veicolo, attrezzato per il trasporto di Francesco, da usare fino al Dono Svizzero, ma con un sanitario a bordo e l'ambulanza a fare da staffetta a sirene spiegate.
Tecnicamente impossibile, avrebbero però spiegato dalla centrale del 118
A quel punto i familiari hanno quindi firmato, rinunciando all'assistenza dell'ambulanza, e con la loro auto si sono diretti in ospedale, dove però Francesco è arrivato morto.
A quanto sembra a portare alla morte del paziente è stato un arresto cardiocircolatorio.
Sulla vicenda restano tuttavia molte altre ombre, su cui gli inquirenti dovranno fare chiarezza.
(Unioneonline/v.l.)