Un blackout elettrico o un malfunzionamento della linea potrebbero essere le cause della morte del bimbo di un mese, trovato ieri senza vita in una culla termica a Bari, accanto alla chiesa di San Giovanni Battista. Secondo quanto raccontato da don Marco Simone, «una settimana fa siamo stati senza corrente. L'Enel ha cercato di rimediare, di riparare il guasto in quel momento perché arrivavano le festività natalizie. Ci hanno detto che sarebbero tornati e so che stanno facendo lavori da qualche giorno».

Il sacerdote era in parrocchia al momento del ritrovamento. «Avevo finito di celebrare un rito funebre e ho notato il trambusto - racconta - mi sono avvicinato e ho visto il bimbo avvolto in una coperta e portato via». «Sono dispiaciuto perché altre volte quella culla ha salvato bambini. Non è stato così ieri e questo ci lascia perplessi e addolorati», continua. «Non avremmo mai voluto che si verificasse una tragedia del genere», conclude.

Qualcosa non ha funzionato, a partire dal messaggio che sarebbe dovuto partire all’arrivo del piccolo nella culla. «Il mio telefono non ha squillato», ha spiegato il parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, il cui cellulare è collegato direttamente a un apposito dispositivo d’allarme. Saranno gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Bari a chiarire cosa sia successo. Nel frattempo la culla e il vano in cui è custodita sono stati sequestrati. L'autopsia sul corpicino del neonato, prevista per oggi, è stata rinviata.

(Unioneonline/v.f.)

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