Napoli pericolosa come Raqqa (Siria) e Mogadiscio (Somalia), due città provate da anni di guerra e terrorismo.

Almeno secondo il tabloid britannico "Sun", che ha stilato una mappa delle 10 città più pericolose al mondo.

Tra le quali, appunto, c'è anche il capoluogo campano.

Partendo dall'Occidente, abbiamo Saint Louis, la città statunitense con il più alto tasso di omicidi. Scendendo un po' più giù troviamo San Pedro Sula, Honduras, e la capitale venezuelana Caracas.

Quest'ultima in particolare, oltre che per l'elevatissimo numero di omicidi e la grande quantità di droga che gira per le sue strade, finisce nella particolare classifica del Sun anche per le gang che ne controllano interi quartieri e per le sommosse popolari sempre più frequenti.

Napoli finisce nell'occhio del ciclone a causa delle gang, dello spaccio, dei tanti omicidi e della criminalità organizzata che, come sottolineato dal tabloid britannico, non risparmia neanche i giovanissimi.

"Un giudizio falso e superficiale da parte di chi evidentemente non ha mai passato un giorno della sua vita a Napoli", è il commento del primo cittadino partenopeo Luigi De Magistris. "È una città piena di problemi, ma sicuramente nelle classifiche mondiali non è collocata dove la vuole collocare il Sun: sono solo affermazioni risibili, che non producono danni alla nostra città".

Tornando alla mappa del pericolo in Europa abbiamo Kiev, la capitale ucraina in cui sono ancora evidenti gli effetti delle proteste di piazza cominciate nel 2013.

Poi abbiamo Grozny, in Cecenia, la capitale delle Filippine Manila, Perth, in Australia, Karachi, in Pakistan, che con i suoi oltre 23 milioni di abitanti è la seconda città più popolata al mondo.

Infine, quelle che forse ad oggi sono le più pericolose. La siriana Raqqa, che per anni è stata nelle mani dell'Isis ed è oggi teatro di una sanguinosa guerra con cui Bashar al Assad sta cercando di strapparla al controllo del Califfato. E la capitale somala Mogadiscio che, dopo anni di guerra civile, è ora oggetto di continui attacchi da parte del gruppo islamista radicale al-Shabaab.

(Redazione Online/L)
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