Due agenti della polizia locale di Vigevano (Pavia) sono indagati per omicidio colposo in relazione alla morte di una donna avvenuta poco prima di un funerale.

L’episodio, venerdì scorso, nella chiesa della Madonna Pellegrina. Diverse persone stavano aspettando l’inizio della cerimonia quando ha fatto il suo ingresso Marinela Murati, 39 anni, sofferente di problemi psichiatrici. Si è inginocchiata davanti all’altare, e poi si è messa a urlare invocando Allah. Il parroco ha cercato, senza riuscirsi, di calmarla, poi sono intervenuti i due agenti. Hanno tentato di portarla in sacrestia, e verso l’uscita, ma la donna ha provato ad afferrare una statua della Madonna e di gettarla a terra. I poliziotti l’hanno quindi immobilizzata e ammanettata. È stato a quel punto che la 39enne ha perso i sensi.

Soccorsa dagli operatori del 118, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale dove è morta poco dopo. 

L'indagine a carico dei due agenti è un "atto dovuto" per consentire alla Procura di proseguire gli approfondimenti. Dall'esito dell'autopsia, in programma domani all'Istituto di medicina legale dell'Università di Pavia, dai filmati e da alcune testimonianze, si dovrà stabilire se nell'atto di bloccare la donna sia stata usata eccessiva violenza.

«È un dramma che ha visto morire una persona con problemi psichici - ha commentato il sindaco Andrea Ceffa -. Le sue invocazioni ad Allah? Non hanno nulla a che fare con il fondamentalismo islamico, è stata solo una manifestazione della sua malattia. Sono certo che tutto si sia svolto secondo la prassi e ognuno abbia fatto la sua parte. C'è un'indagine in corso che farà chiarezza. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia della donna, così come la mia vicinanza al parroco, agli agenti e a chi era lì per il funerale che è stato poi trasferito in un'altra chiesa».

(Unioneonline/s.s.)

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