È stato sottoposto a fermo Michael Sinval Pereira, 45 anni, accusato di aver ucciso la compagna Sueli Leal Barbosa, la 48enne che ieri a Milano è morta lanciandosi dalla finestra nel tentativo di salvarsi da un incendio che ha distrutto l'appartamento al quarto piano di un condominio in viale Abruzzi.

Secondo gli inquirenti è stato lui ad innescare il rogo e a chiudere la porta a chiave dall’esterno.

Pereira lavora come imbianchino e aveva iniziato una relazione con Barbosa da circa tre anni. Tra i due, entrambi brasiliani, ci sarebbero stati in passato diversi litigi anche violenti, tanto che la stessa 48enne a marzo dell'anno scorso aveva chiesto l'intervento della polizia. 

Questa la sua versione, dopo aver negato il litigio e aver detto che il rogo poteva essere partito dalla caldaia: «Io e Sueli abbiamo discusso, lei era arrabbiata con me perché voleva che la raggiungessi a letto anziché bere, io mi sono innervosito, ho fumato una sigaretta e un istante prima di uscire l'ho gettata sul tappeto che era davanti al divano. Lei era maniaca della pulizia, volevo solo farle un dispetto, non pensavo che avrei provocato un incendio. Preciso che lei puliva il tappeto e il divano con alcol ed ammoniaca».

Nel provvedimento di fermo la pm Maura Ripamonti scrive che l’uomo «non ha manifestato alcuna forma di dolore o ancor meno resipiscenza e ha aggiustato mano a mano la sua versione con menzogne, dall'orario di uscita dall'abitazione, all'assenza di liti con la donna, fino alla presenza di cause alternative del rogo quale il malfunzionamento della caldaia, che in realtà è risultata regolare».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata