Collettivi politici di sinistra e anarchici, centri sociali, sindacati, associazioni laiche e cattoliche che si occupano di accoglienza ai migranti.

Sono scese in piazza tra le 15 e le 20mila persone a Milano per dire no al decreto sicurezza e alla chiusura del centro d'accoglienza di via Corelli, destinato a diventare un centro per il rimpatrio.

"Mai più lager", "Fermare Salvini", "Lega Salvini e lascialo legato", "Lega ladrona, Salvini casta", questi gli slogan e gli striscioni della manifestazione, che ha preso il via alle 16 da piazza Piola, in zona Città Studi, ed è terminata proprio nei pressi di via Corelli dopo le 18.

Nella capitale finanziaria dell'Italia è stato tutto uno sventolio di bandiere rosse, che Salvini proprio non poteva non commentare sui suoi profili social.

"Anche oggi non manca il corteo anti-Salvini. A Milano i soliti kompagni protestano per i nuovi centri di rimpatrio degli immigrati clandestini previsti dal nostro decreto, diventato legge", ha scritto il ministro. Con gli immancabili "bacioni" ai suoi contestatori.

Il corteo si è svolto in maniera regolare, rispettando il percorso concordato. Non ci sono stati scontri.

(Unioneonline/L)
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