Milano, il sindaco Beppe Sala prosciolto nell'inchiesta sull'Expo
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Il gup di Milano, Giovanna Campanile, ha prosciolto il sindaco di Milano dall'accusa di abuso d'ufficio "perché il fatto non sussiste".
Il primo cittadino, all'epoca dei fatti contestati amministratore delegato e commissario unico della società Expo 2015, era finito sotto inchiesta per presunte irregolarità nell'affidamento diretto alla società Mantovani della fornitura di 6mila alberi per 4,3 milioni di euro, a fronte di un costo per l'impresa di 1,7 milioni, la cifra pagata per subappaltare la commessa.
Il gup ha respinto la linea accusatoria contro il primo cittadino: per i sostituti procuratori generali, Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, Sala aveva assegnato la fornitura degli alberi attraverso un affidamento diretto, quando avrebbe dovuto farlo attraverso una gara. Non c'era insomma nessuna urgenza. La decisione di oggi dà invece ragione alla difesa di Sala: il bando di gara non era necessario.
Assolto dall'accusa di abuso di ufficio anche l'ex manager Expo Angelo Paris, il quale deve però rispondere - sempre in concorso con Sala, che per questa prima tranche ha chiesto il giudizio immediato - di falso.
"Sono contento, perché ora si è ristabilita la verità", ha commentato Sala. "La decisione di oggi - spiega il difensore Salvatore Scuto - dimostra che l'affidamento era legittimo e che non era necessaria nessuna gara".
(Unioneonline/D)