Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è indagato per concorso in abuso d'ufficio per la vicenda del cosiddetto "capitolo verde" dell'inchiesta sul maxi appalto per la Piastra dei servizi di Expo.

I sostituti procuratori generali Vincenzo Calia e Massimo Caballo, dopo una serie di approfondimenti, hanno deciso di riqualificare in abuso d'ufficio il reato di turbativa d'asta che il loro collega Felice Isnardi, nel frattempo andato in pensione, aveva contestato a Sala nel primo avviso di chiusura indagini del 23 giugno.

L'avviso di chiusura indagini è stato notificato oggi al sindaco meneghino, che è già a processo per l'accusa di falso in un'altra inchiesta sempre riguardante Expo.

Nel mirino degli inquirenti c'è la fornitura di 6mila alberi, compresa nel principale appalto dell'Expo, quello per la realizzazione della Piastra dei servizi.

Secondo chi indaga Sala avrebbe stralciato l'appalto sulla fornitura di alberi da quello della Piastra per favorire un'impresa del settore, "anche su pressione di esponenti politici della Regione Lombardia".

Si tratta della società Mantovani, che avrebbe fornito gli alberi per un prezzo di 4,3 milioni di euro, a fronte di un costo per l'impresa di 1,6 milioni.

LA DIFESA - "L'iniziativa della Procura si pone in evidente contraddizione con i giudizi che Anac, Avvocatura dello Stato e la stessa Procura di Milano hanno precedentemente formulato, apparendo anomala al punto da sembrare persecutoria", hanno dichiarato i legali del sindaco.

(Redazione Online/L)
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