«Nella catena sanguinosa della stagione stragista dell'estrema destra italiana, di cui la strage dell'Italicus è parte significativa, emerge la matrice neofascista, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione e dalle conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia P2, pur se i procedimenti giudiziari non hanno portato alla espressa condanna di responsabili». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 50esimo anniversario della strage dell’Italicus.

Era la notte tra il 3 e il 4 agosto 1974, quando un ordigno collocato su un convoglio della tratta Bologna-Firenze deflagrò, all’altezza di San Benedetto Valdisambro. Le vittime furono 12 e la matrice dell’attentato venne, come ricordato dal Capo dello Stato, indicata nel terrorismo di matrice neofascista. 

«La società italiana e le sue Istituzioni – ha aggiunto Mattarella nel suo ricordo – seppero respingere quell'attacco alla convivenza civile grazie alla forza e alla coesione dell'unità della comunità nazionale, fondata sui principi della nostra Costituzione».

(Unioneonline)

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