Per la morte del piccolo Mirò, il bimbo di due anni e mezzo mesi ucciso nel 2014 a Genova dall'assunzione di metadone, il pm Alberto Lari ha chiesto nei confronti della mamma la condanna a 12 anni di carcere; 10 anni e otto mesi, invece, per il compagno.

La coppia gli avrebbe somministrato la sostanza perché il piccolo non smetteva di piangere; avevano raccontato che Mirò la sera prima di morire era stato male, aveva febbre e non aveva mangiato nulla dal giorno prima.

In seguito agli esami, però, era emerso che il bambino aveva invece pranzato e, probabilmente, stava bene, inoltre il metadone è risultato che gli venisse somministrato quasi giornalmente per farlo stare buono.
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