Il Consiglio dei Ministri è pronto a prorogare le misure anti-Covid in scadenza con il mese di gennaio, che – da quanto si apprende – dovrebbero restare in vigore almeno un altro mese. 

In particolare, verranno prorogati l'obbligo di mascherina all'aperto anche in zona bianca, il divieto di feste e concerti all'aperto e anche la chiusura delle discoteche.

Un Cdm ad hoc si riunirà a inizio settimana, ma il governo si appresta anche a rimettere mano alle modalità per le quarantene a scuola, al sistema dei colori e alla durata del green pass per chi ha fatto la dose di vaccino booster.

L’obiettivo graduale è quello di portare la vita del Paese a una “normalizzazione”.

DISCOTECHE – Si comincia, come detto, dalle proroghe di obblighi e divieti e solo per le discoteche la proroga della chiusura potrebbe essere ridotta a 15 giorni, per il resto, invece, si dovrà attendere la fine di febbraio. 

Proprio in queste ore è arrivato l’appello dei gestori dei locali da ballo, che hanno chiesto all’esecutivo di poter riaprire in occasione di San Valentino.

SCUOLA – Le altre regole di cui dovrà occuparsi il governo sono quelle attualmente in vigore per la scuola. Due le ipotesi principali. La prima: estendere alle elementari le regole già in vigore per medie e superiori. Ovvero: la classe va in didattica a distanza a partire da tre contagi mentre con 2 positivi rimarrà a casa solo chi non è vaccinato o chi è vaccinato da più di 120 giorni e non ha fatto il booster o chi è guarito da più di 120 giorni. Per chi andrà in Dad, inoltre, niente più quarantena ma l'autosorveglianza.

Si parla poi – seconda ipotesi - di equiparare il sistema delle quarantene scolastiche a quello in vigore per tutti i cittadini, cioè niente isolamento per vaccinati da meno di 120 giorni o con booster e guariti, 5 giorni per chi è vaccinato o guarito da più di 120 giorni e 10 giorni per i non vaccinati.

PER COVID E CON COVID – Le Regioni, inoltre, hanno chiesto di distinguere i ricoverati “per Covid” da quelli ricoverati “con Covid”, ovvero pazienti asintomatici che entrano in ospedale per un altro motivo e risultano poi positivi al tampone di controllo.

ADDIO FASCE – L’esecutivo Draghi dovrà anche occuparsi delle fasce di colore e della durata del green pass.

Anche in questo caso le Regioni hanno invitato il governo ad "avviare un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell'intero Paese" procedendo ad una "semplificazione delle regole, basandole non più sulla suddivisione per zone di rischio ma concentrando esclusivamente l'attenzione sui cittadini, in relazione al completamento del ciclo vaccinale".

Dunque via il sistema delle fasce, eccezion fatta per la zona rossa.

GREEN PASS – Infine, l'estensione della durata del green pass per chi ha fatto il booster. Dal primo febbraio il certificato verde durerà sei mesi dai nove attuali e, dunque, chi ha fatto il richiamo a settembre si vedrà scadere il pass a marzo senza possibilità di rinnovo.

Il governo ha già deciso che il problema verrà risolto allungandone la durata, visto che al momento non è stata autorizzata la quarta dose. Sul piatto, anche in questo caso, due ipotesi: renderlo illimitato oppure portarlo fino allo scadere dello stato d'emergenza, al momento fissato al 31 marzo?

(Unioneonline/l.f.)

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