"Nel corso degli anni in cui ho frequentato Silvio Berlusconi, ho incontrato a cena ogni genere di persone, alcune anche molto importanti. La più importante, l'ho incontrata una sola volta, è stato il presidente Putin".

Lo ha raccontato Marysthell Polanco, una delle giovani presenti alle "cene eleganti" di Arcore, imputata nel processo sul caso Ruby ter, in un verbale depositato agli atti dell'inchiesta - chiusa con una richiesta di archiviazione -sulla morte di Imane Fadil, teste chiave del caso Ruby deceduta l'1 marzo.

"Quando io sono andata via - ha aggiunto Polanco - sono rimaste lì la Sorcinelli (che poi si è vantata di avere il numero di Putin), le gemelle De Vivo e le gemelle Ferrera. Non so cosa sia accaduto con loro. Il presidente Putin è molto legato a Berlusconi, so che ha una stanza a lui riservata anche in Sardegna a Villa Certosa".

L'ex showgirl dominicana aveva "confidato di temere conseguenze nel caso avesse detto la verità sulle serate di Arcore". Incalzata dai pm, affermò di "non temere una reazione di Berlusconi, ma di Vladimir Putin".

Non solo la Polanco, che recentemente ha detto ai cronisti che nel processo dirà tutta la verità sui festini di Arcore. Anche Barbara Guerra ha confermato: "So che c'è stata una cena a casa Berlusconi a cui ha partecipato Putin, io non ci andai proprio perché non lo volevo incontrare".

Perché "Fosse stato Obama ci sarei andata, mi piacciono gli uomini di colore e mi sta più simpatico".

Quella sera, raccontano le "olgettine", c'erano molte più guardie armate.

(Unioneonline/L)
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