Anche oggi, come avvenuto ieri, quattro droni sono in volo sul ghiacciaio della Marmolada, dove un’enorme valanga di sassi e ghiaccio ha travolto domenica gli alpinisti che stavano salendo lungo il sentiero.

Il bilancio provvisorio si riaggiorna ad almeno 9 vittime, due in più rispetto a ieri, di cui 4 riconosciute dai famigliari e 5 non identificate. I feriti sono 7: quattro ricoverati a Trento, tre negli ospedali veneti.

Al lavoro, dunque, ci sono due droni del soccorso alpino veneto e altri due dei vigili del fuoco di Trento, che passeranno al setaccio la zona.

Intanto proseguono le attività di trasporto del materiale tecnologico necessario per l'intervento "vista e udito" di una squadra scelta di soccorritori che, assieme ad unità cinofile, potrebbe tornare sul ghiacciaio domani per fare delle ricerche sul posto: la neve nella parte bassa del via normale su cui è rovinata la frana si sta sciogliendo e la polvere ed il pietrisco rendono difficoltoso l'utilizzo dei droni che non "vedono" chiaramente resti e attrezzatura sparsi sul ghiacciaio, per questo si pensa all'intervento con operatori scelti, malgrado il rischio di ulteriori crolli.

Una situazione che comunque è in fase di valutazione, dal momento che l'intervento è ritenuto molto pericoloso.

Tra oggi e domani sono inoltre previsti forti temporali e la speranza dei soccorritori è che la pioggia possa in qualche modo ripulire la superficie e consentire una visuale migliore.

Nel frattempo sono stati ritrovati altri resti umani, che porteranno ad una riformulazione del numero dei dispersi.

(Unioneonline/v.l.)

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