"Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno".

Con queste parole Marco Carta ha voluto commentare la sua assoluzione dall'accusa di furto, piombatagli sul capo lo scorso 31 maggio, dopo essere stato fermato all'uscita della Rinascente di Milano, assieme all'amica Fabiana Muscas, perché sospettato di aver sottratto magliette di marca per un valore di circa 1.200 euro.

Sottrazione che invece, per il giudice, non avrebbe visto responsabile il cantante cagliaritano. Di qui il verdetto di proscioglimento "per non aver commesso il fatto".

E l'artista, dopo aver ricevuto la notizia dai suoi legali scoppiando il lacrime per la gioia, ha anche voluto gridare tutta la sua gioia ai follower con un post sul suo profilo Instagram, assicurando che, dell'esperienza che lo ha visto protagonista "resterà solo un brutto ricordo in via d’estinzione".

Poi un pensiero a chi gli è stato accanto in questi mesi.

"Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio".

E ringranziamenti anche agli avvocati che lo hanno assistito, Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta.

"Adesso - conclude Marco - posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere".

Dal canto proprio, il pubblico ministero che si è occupato del caso (e che aveva chiesto per Carta otto mesi di reclusione e 400 euro di multa) ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso contro la sentenza di assoluzione.

Prosegue invece l'iter giudiziario per Fabiana Muscas, che dovrà presentarsi a sua volta davanti al giudice, il 17 dicembre prossimo, dopo aver chiesto l'ammissione alla messa in prova, con la possibilità di svolgere lavori di pubblica utilità.

(Unioneonline/l.f.)

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