Fra i cinque fermi disposti dalla Procura di Palermo c'è anche quello che ha raggiunto il capomafia di Sciacca, Accursio Dimino, e Antonello Nicosia. Quest'ultimo è componente del Comitato nazionale dei Radicali italiani che da anni si impegna nelle battaglie per i diritti dei detenuti.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, insieme a una parlamentare di Leu - di cui si diceva collaboratore -, è riuscito a incontrare diversi boss in carcere. In pratica avrebbe fatto da tramite portando all'esterno messaggi, tra cui anche quelli provenienti da persone al 41 bis, e ordini.

La parlamentare in questione è Giuseppina Occhionero, molisana di 41 anni, che al momento non è indagata ma verrà sentita dai pm come testimone.

Di recente la donna, che è avvocato, è passata al partito di Renzi, Italia Viva.

Nicosia, presentandosi come suo collaboratore - circostanza che dovrà essere accertata - poteva quindi avere incontri con "padrini" mafiosi e nelle conversazioni intercettate si ritrovano frasi che riportano al vantaggio di entrare negli istituti di pena insieme alla deputata per non essere sottoposti a permessi. E sono stati registrati inoltre dei progetti di omicidi

Ma non è tutto qui, infatti secondo la Procura l'uomo non si limitava a fare da tramite ma avrebbe anche gestito affari in società col boss di Sciacca (Dimino) e riciclato denaro sporco.

In una delle intercettazioni diffuse dagli inquinrenti, Nicosia dice, in riferimento allo scalo palermitano: "Bisogna cambiare nome a questo aeroporto, perché i nomi Falcone e Borsellino evocano la mafia. Perché dobbiamo sempre 'arriminare' (rimestare ndr) la stessa m...a?".E ancora: "Ma poi sono vittime di che cosa? Di un incidente sul lavoro, no?", "poi quello là (Falcone) non era manco magistrato quando è morto, non esercitava. Perché l'aeroporto non bisogna chiamarlo Luigi Pirandello? O Leonardo Sciascia? E che ca..o, va. O Marco Polo?", conclude ancora ridendo.

"Sia gli incarichi assunti a diverso titolo in più associazioni volontaristiche, sia l'elezione nel movimento dei Radicali italiani sia ancora i rapporti stretti con l'onorevole Giuseppina Occhionero - scrivono i pm - sono stati tutti da lui strumentalizzati per accreditarsi presso diverse strutture penitenziarie e per fare visita a mafiosi detenuti, a scopi estranei a quelli, proclamati, della tutela dei loro diritti".

(Unioneonline/s.s.)
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